"Favorire la rigenerazione urbana e territoriale attraverso uno sviluppo urbanistico sostenibile, che contenga il consumo del suolo e privilegi il riuso del già costruito. Sono questi gli obiettivi della proposta di legge ‘Norme della pianificazione per il governo del territorio’ messa a punto dalla Giunta regionale delle Marche che, a distanza di oltre trent’anni, riscrive l'attuale normativa urbanistica e territoriale regionale, in vigore dal 1992".







Macerata, Livi: "Ridisegniamo l’attuale normativa Urbanistica all’insegna dello sviluppo e della sostenibilità"






Intervista a Simone Livi (FdI): “Ho ottenuto consensi spalmati su tutta la provincia”

Da "La Rucola" del 30 Settembre 2020 

https://www.larucola.org/2020/09/30/intervista-a-simone-livi-fdi-ho-ottenuto-consensi-spalmati-su-tutta-la-provincia/?fbclid=IwAR3xVVDAyk9__f6DwlQENGUSfeMlzauagIiKgwEGU8RXyHlJuLnt8BObU-Y

A circa una settimana dal voto incontriamo Simone Livi, candidato al Consiglio Regionale Marche nella lista Fratelli d’Italia di Giorgia Meloni per Francesco Acquaroli Presidente.

È soddisfatto dei risultati conseguiti sia i termini di coalizione che di partito anche in relazione ai voti di preferenza ottenuti? – “Conosco Francesco Acquaroli da molti anni e sono sicuro che le Marche non potesse avere un Governatore migliore. La sua presenza ha sicuramente dato impulso  alla mia candidatura, che ha rappresentato la convinzione di mettere le mie competenze e i miei contatti a disposizione del suo  progetto amministrativo. Al contempo la figura di Francesco, per l’onestà e per la dedizione al territorio che lo contraddistinguono, ha catalizzato il consenso che Fratelli d’Italia, grazie a Giorgia Meloni, sta progressivamente raccogliendo da parte di una larghissima platea di elettori, anche di varia appartenenza ideologica. Per quanto riguarda il mio risultato personale in termini di consensi, distribuiti abbastanza equamente su tutta la provincia, mi sembra si possa ascrivere all’impegno costante e interdisciplinare che  contraddistingue il mio operato in varie vesti sul territorio, anche per gli incarichi amministrativi che ho precedentemente ricoperto”.

Qual è la sua visione di Amministratore alla luce di eventuali incarichi che potrebbero interessarla in futuro? – “Amministrare secondo me significa prima di tutto amare il proprio territorio e pensare che quotidianamente ci siano problemi reali da risolvere per migliorare la qualità della vita dei cittadini, soprattutto di quelli in difficoltà. Il sottoscritto nelle varie esperienze amministrative si è sempre messo completamente a disposizione della collettività senza risparmiarsi. È principalmente necessario capire quali sono le priorità dei cittadini dal loro stesso punto di vista per coordinare un piano d’azione veloce e risolutivo. Spesso ci si trova di fronte a degli ostacoli costituiti sia da imprevisti, che puntualmente sopraggiungono, sia dal budget limitato che si ha a disposizione ma il compito di un amministratore è proprio quello di trovare soluzioni alternative nel più breve tempo possibile. Ho sempre onorato i miei incarichi con grande impegno e con la consapevolezza che i politici non sono tutti uguali e questo va dimostrato ogni giorno sul campo. Nel momento in cui si ricopre una carica elettiva istituzionale, proprio perché si è responsabili del bene collettivo, non ci si possono concedere errori o esitazioni ma, d’altra parte, non si può neppure improvvisare o affrontare con superficialità le varie fattispecie che devono invece essere analizzate attentamente proprio con l’ascolto e il confronto con chi meglio le conosce. Dialogo e scambio con i cittadini, con le associazioni e con le aziende, devono rappresentare la nuova quotidianità della politica inserita in un quadro etico di massima correttezza e trasparenza”.

Come ritiene debba essere  declinato in concreto il motto del nuovo Presidente Acquaroli “Le Marche che vorrei”? – “Credo che questo territorio abbia un grande bisogno di essere rilanciato  con scelte decise e forti. Sarà necessario rivalutare il nostro grande patrimonio naturalistico, storico-culturale, produttivo e umano anche attraverso un’accelerazione della ricostruzione post sisma che serva anche da volano per una economia ferita ancora di più dall’emergenza del Covid19. Rigenerare le nostre eccellenze e incentivare chi offre lavoro è alla base della rimessa in moto di un meccanismo che un tempo non molto lontano vedeva le Marche tra le più fiorenti regioni d’Italia, un esempio e un modello. La cosa certa è che chi ha un ruolo di governo deve fare in modo che ogni giorno si facciano piccoli ma significativi passi in avanti. Non si può più perdere tempo, è giunta l’ora di dimostrare professionalità e perseveranza. Gli obiettivi vanno raggiunti efficacemente, non solo proclamati in campagna elettorale, così come i marchigiani  hanno visto fare purtroppo da anni. È un impegno inderogabile che dobbiamo soprattutto alle nuove generazioni sia come risultato che come esempio”.

Tornando ai Suoi propositi personali, come vede il suo impegno politico in prospettiva futura anche di lungo termine? – “Ritengo che ci sarà un grande lavoro da fare per risollevare la Regione Marche dalla situazione di crisi e dagli errori commessi dall’amministrazione precedente, decisamente bocciata dagli elettori. Ovviamente ci sarà spazio per tutti coloro che hanno a cuore la causa regionale e che condivideranno i metodi e contenuti dettati dal Presidente Francesco Acquaroli, già ben definiti nel programma di coalizione. Il Consiglio Regionale che si è delineato dopo le Elezioni del 20 e 21 settembre è un ottimo presupposto per un grande lavoro da parte di una rappresentanza ben equilibrata di referenti sul territorio e delle loro competenze che costituiranno delle risorse preziosissime. Sono certo che dirigenti, funzionari e tecnici sapranno fornire un  valido supporto all’azione di governo della Regione senza prevaricare o esautorare i ruoli, un vero cambiamento sarà possibile solo coordinando bene questi equilibri e assumendo ciascuno propri compiti e responsabilità sotto le linee guida del nuovo Presidente”.

Cosa pensa della crescita che il partito di  Giorgia Meloni sta giorno dopo giorno registrando in molte parti d’Italia? – “Innanzitutto ne sono entusiasta da cittadino Italiano e vado maggiormente fiero, come candidato di FDI, del mio ottimo risultato personale che ha rappresentato un bel valore aggiunto per il nostro partito che ha sempre dimostrato coerenza, decisione e gioco di  squadra e che vanta, probabilmente, l’unica vera grande leader europea nel quadro politico attuale, Giorgia Meloni, che ritengo sicuramente protagonista del futuro governo del Paese”.

 

Priorità a sanità e ricostruzione, Simone Livi (FdI): "necessario un riequilibrio territoriale"

Da "Picchio New" del 16 settembre 2020

https://picchionews.it/politica/priorita-alla-sanita-alla-ricostruzione-simone-livi-fdi-necessario-un-riequilibrio-territoriale

Residente a Macerata ma originario di Sant'Angelo in Pontano dove ha ricoperto il ruolo di primo cittadino per dieci anni. Simone Livi si candida elle prossime elezioni del 20 e 21 settembre in qualità di consigliere regionale per Fratelli d’Italia, forte anche della sua esperienza che l’ha visto ricoprire l’incarico di assessore in Provincia di Macerata.

Un impegno a tutto tondo quello per il territorio maceratese che Livi ha portato avanti anche attraverso “Azione in Movimento”, un movimento civico locale fondato insieme ad amici e conoscenti che ad oggi può contare su un gran numero di iscritti.

“Abbiamo sempre fatto politica sul territorio e questo ci tengo a rimarcarlo – spiega Simone Livi -la cosa più bella che mi dicono in questa campagna elettorale - parlando con migliaia di persone - è il fatto che la gente riconosca che ci sono sempre stato e tutto ciò mi rende molto orgoglioso”. Livi ha poi illustrato il suo personale percorso che l’ha condotto ad aderire a Fratelli d’Italia: “lo ritendo un partito serio e coerente con un leader come Giorgia Meloni che, dal mio punto di vista, è ad oggi il personaggio politico più in ascesa nel panorama nazionale, come dimostrano anche gli ultimi sondaggi”.

“Ho scelto di candidarmi a queste elezioni regionali dopo un attento ragionamento – sottolinea – assicuro di avere alle spalle una grande squadra. Negli ultimi mesi ho girato tutta la provincia, dalla montagna al mare, e posso dire che questo ‘tour’ mi ha lasciato con delle sensazioni positive”.

Aria di cambiamento e voglia di ripartire. Sono questi i principali elementi ravvisati durante i suoi incontri dal nord al sud del maceratese e proprio da qui che Simone Livi ha stilato i punti principali da sviluppare nell’immediato futuro: “Premesso che nessuno ha la famosa la bacchetta magica – dichiara - Francesco Acquaroli può essere il miglior presidente possibile in questo momento in quanto secondo me è una persona onesta e determinata che ama ogni singolo cittadino di questo territorio”. Una visione comune da tradurre in fatti nel caso di un eventuale vittoria: “Pensiamo che ci siano subito dei segnali forti che si possono dare, in totale contrapposizione a quanto accaduto in questi ultimi anni di amministrazione di centrosinistra – osserva Livi - dopo 25 anni di un certo colore politico che governa la regione sarebbe il caso di dare l'opportunità di lavorare anche per un principio democratico”.

“Dobbiamo intervenire in tanti settori – sottolinea – ma ritengo che ci siano alcune priorità”. Il primo tema da affrontare secondo il candidato consigliere è quello della sanità: “su questo punto, di dibattiti ne sono stati fatti tanti ma la realtà è che oggi abbiamo dei servizi che sono stati praticamente cancellati; io sono uno di quelli che vorrei ragionare su un Ospedale Unico ad alta specializzazione però è allo stesso tempo necessario mantenere i presidi locali”.

“Mi riferisco soprattutto alle emergenze del nostro entroterra considerando che poi questo discorso è legato a doppio filo che il tema della ricostruzione – incalza Livi - è fondamentale ridare un minimo di speranza a dei territori che sono stati letteralmente abbandonati dopo 4 anni”.

Una situazione che ha potuto toccare con mano girando in quelle zone sia per motivi elettorali che professionali: “Persone e piccoli piccoli imprenditori sono stati lasciati soli in un modo indegno – continua – l’elemento poi che fa arrabbiare ancor di più è che la prospettiva per una ricostruzione sia pubblica che privata è allo stato dei fatti ridotta la lumicino – una tesi avvalorata dal resoconto dell’incontro che Simone Livi ha avuto con i rappresentati dell'Ordine degli Ingegneri e Archittetti - abbiamo parlato ricostruzione e sono emerse delle situazioni veramente pazzesche a livello burocratico. Siamo in balia di una situazione ingovernabile, basti pensare che fino ad oggi 4 commissari straordinari che si sono susseguiti hanno prodotto 107 ordinanze – e aggiunge – questi sono nodi fondamentali da sciogliere e per farlo c’è bisogno anche di integrare l’organico del personale dell’ufficio per la ricostruzione perché è inverosimile che una richiesta, per essere espletata, necessiti di 330 giorni di istruttoria. In passato appunto con ‘Azione in Movimento” abbiamo trattato questo tema e ci siamo impegnati per sensibilizzare con forza l'opinione pubblica – e annuncia – ovvio che dovremo lavorare ancora moltissimo è sarà importate creare una efficace sinergia tra il territorio e le sue sentinelle perché queste zone sono ricche di bellezze ma hanno bisogno di essere rilanciate”.

Il focus poi è stato spostato sull’importanza dell’appuntamento elettorale del 20 e 21 settembre per la regione Marche: “Bisogna affrontare queste elezioni con grande senso di responsabilità – chiosa - non è vero che noi uomini della politica siamo tutti uguali. Questa volta dobbiamo dare un segnale e invito tutti i marchigiani a votare per noi; nel momento in cui saremo eletti ci impegneremo a  guidare di questa regione cercando di dare delle risposte alle tante cose che sono rimaste inattuate”.

“La mia intenzione – afferma Simone Livi-  è quella di creare una squadra che lavori, a prescindere dalla politica, che pensi veramente a come poter risolvere partendo dalle piccole cose ovviamente andando poi a trattare quelle più grandi – e conclude – auspico un riequilibrio territoriale perché purtroppo in questi ultimi anni la politica regionale ha pensato soprattutto ad alcune zone del nord lasciando fuori il resto; creando così cittadini di serie A di serie B e questo spiacevole trend deve essere invertito”.

 

Magdi Allam, Paolo Diop, Simone Livi: la politica senza filtri appare più reale

Da "La Rucola" del 05 settembre 2020

https://www.larucola.org/2020/09/05/magdi-allam-paolo-diop-simone-livi-la-politica-senza-filtri-appare-piu-reale/ 

La  grande sala del Mirage a Passo San Ginesio piena, per quanto consentito dalle norme di sicurezza anti Covid, ha accolto con un caloroso applauso il candidato Consigliere di Fratelli d’Italia Simone Livi, il giornalista, scrittore, già Consigliere europeo Magdi Cristiano Allam e Paolo Diop.

Un punto d’onore per Simone Livi la presenza dei due ospiti intervenuti per sostenere la sua candidatura, un premio per il suo impegno politico che lo ha visto essere Sindaco a Sant’Angelo in Pontano, Assessore alla Comunità Montana dei Monti Azzurri, Consigliere e Assessore provinciale. Quindi una persona che ha fatto politica a più livelli e che mette le sue competenze e le sue capacità a sostegno di Francesco Acquaroli.

Interessanti i due interventi, quello seppur breve, di Paolo Diop e di Magdi Allam per un semplice motivo: hanno dato sostanza a quello che è il pensiero, a volte palesemente affermato, a volte solo intuito, di tutti i presenti in sala. Parole che hanno confortato anche noi che tanti dei loro concetti stiamo affermando da anni nei nostri articoli, speso contestati da quanti, pur vivendo la situazione italiana, non hanno occhi per vedere e capacità di analisi per comprendere.

La situazione è quella che è: da anni l’Italia è sotto attacco, un gigante economico a livello planetario (eravamo la quarta potenza – non militare) che sta perdendo energia. Una nazione che subisce attacchi interni da una politica dissennata; un Paese che “ospita” una invasione islamica programmata che appena avrà raggiunto un numero sufficiente inizierà a incidere pesantemente sulle politiche nazionali (sta già accadendo in più parti d’Europa) e chi parla d’integrazione non ha ancora capito che l’integrazione è altra cosa e che costoro non si vogliono integrare ma vogliono prendere possesso e imporsi (Annibale pagò cari gli ozi di Capua… speriamo); una nazione che ha messo gli italiani in condizione di non generare figli (famiglia smontata pezzo dopo pezzo con un continuo stillicidio – tassazioni eccessive – mancanza di lavoro certo per mettere su casa con sicurezza per il futuro – bisogni imposti che generano egocentrismo, egoismo e una miope visione della vita) e per questo motivo deve “importare” gioventù dall’Africa con tutte le conseguenze che si riscontrano sul piano sociale (e Macerata ne ha avuto un assaggio: persone abbandonate costrette a vivere nei sottopassi, spaccio, morte violenta e reazione inconsulta con conseguenti cortei pilotati contro quella reazione ma tesi a nascondere la magagna che tutto generò); l’Italia subisce un attacco economico con le migliori aziende divenute proprietà di gruppi esteri (fatto che si ripercuote negativamente anche sui nostri lavoratori con perdita di posti lavoro), con altre aziende che portano la loro sede in paesi dove la tassazione è più blanda. E così via…

Purtroppo oggi la politica è fatta di chiacchiericcio, d’insulti alla persona che distolgono la gente da una visione oggettiva di quanto accade. Anche nelle Marche. Possibile che chi tifa una parte politica non si sia accorto che a quattro anni del terremoto la ricostruzione pesante è ancora ferma? Che le macerie sono ancora in gran parte al loro posto? Che le persone vivono ancora nelle “casette di cartone” che fra un anno cominceranno ad andare in obsolescenza? Che ci stanno smontando la Sanità pezzo dopo pezzo predisponendo tutto per dirigerci verso la Sanità privata, con tutti i rischi futuri che questo comporterà? Che è stato costruito un “Covid-Hospital” che ha curato tre persone (due malati leggeri e uno più grave), poi chiuso con evidente sperpero di denaro pubblico, mentre gli ospedali già chiusi (13 per ora), che si sarebbero potuti utilizzare, sono rimasti con le porte serrate? E così via…

Gli italiani finora hanno sopportato ma giungono forti segnali da tutto il Paese che questo stato di cose comincia a stancare. Anche nelle Marche. Vedremo. Intanto un consiglio a chi va in giro con gli occhiali da sole: se li toglierete vedrete che la natura ha colori diversi: quelli veri e reali.